Nel termine “Energy Management” rientra un insieme di attività che assicurano la gestione efficace dei consumi e il mantenimento nel tempo dei miglioramenti raggiunti, garantendo un risparmio aziendale nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia ambientale. Letteralmente, l’Energy Management si traduce nella “gestione energetica” aziendale perseguibile con l’introduzione di nuove tecnologie e soluzioni efficienti dal punto di vista energetico, che consentano di monitorare puntualmente i consumi.
Oggi più che mai, nel particolare momento storico che stiamo vivendo, l'incremento dei costi legati alle utenze rappresenta una porzione considerevole del budget di un edificio: l’utilizzo efficiente dell’energia permette non solo di ridurre i costi energetici ma anche, in modo significativo, l’impatto ambientale della propria attività.
Una gestione dell’energia razionale ed efficiente richiede il ricorso a soluzioni digitali in grado di fornire un notevole contributo in termini di analisi e valorizzazione dei dati raccolti.
n Italia, la gestione efficiente dell’energia si conferma una priorità strategica per la competitività e la sostenibilità del sistema industriale. Secondo l’Energy Efficiency Report 2025 redatto dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, L’Italia si posiziona al quinto posto in Europa per efficienza energetica, con un Energy Intensity Index – ovvero il rapporto tra consumo lordo di energia e PIL – migliore del 16% rispetto alla media UE nel 2024. Un risultato significativo, accompagnato da una riduzione dell’8% dei consumi energetici pro capite nel comparto residenziale rispetto all’anno precedente.
Si tratta di una performance positiva, ma che procede ancora a un ritmo insufficiente rispetto agli obiettivi europei. Dal 2022, infatti, l’Italia ha perso una posizione nella classifica continentale, mentre Paesi come Germania, Francia e (in parte) Spagna hanno guadagnato terreno grazie a politiche strutturali più efficaci.
Sul fronte degli investimenti, il 2024 ha registrato una stima complessiva compresa tra i 58 e i 66 miliardi di euro, in calo rispetto ai 75–85 miliardi dell’anno precedente. Questi investimenti si concentrano su tecnologie in grado di abilitare un approccio strutturato all’Energy Management, tra cui:
L’adozione di sistemi digitali avanzati non è solo una leva per il risparmio: è anche una condizione abilitante per l’accesso a incentivi e strumenti come i Certificati Bianchi (Titoli di Efficienza Energetica), ancora attivi in Italia
Secondo le nostre stime, tra il 2024 e il 2030 gli investimenti cumulati in efficienza energetica dovrebbero superare i 240 miliardi di euro negli scenari che si prefissano gli obiettivi PNIEC ed UE, soprattutto nel settore residenziale, ma anche nel terziario, cosa che riflette il peso strategico del patrimonio edilizio nella riduzione dei consumi energetici. Questo, però, se verranno potenziate e rese stabili le misure incentivanti, che hanno dimostrato di essere determinanti nel guidare gli interventi: l’incertezza normativa finora ha rappresentato un ostacolo alla pianificazione di lungo periodo, mentre è fondamentale disporre di un quadro duraturo e coerente, capace di mobilitare capitali e accompagnare la transizione energetica nei diversi settori”. - Federico Frattini, vicedirettore di Energy&Strategy e Direttore scientifico del Report
I sistemi di Energy Management (EMS, Energy Management System), come recentemente ribadito anche dalla IEA – International Energy Agency (che prevede un aumento del consumo globale energetico di circa il 37% entro il 2040) creano la struttura e i processi che consentono a un’azienda di monitorare il consumo energetico e migliorare l’efficienza complessiva del sistema.
Analizziamo nel dettaglio i principali benefici:
Non solo, però. Un miglior sistema di gestione dell’energia può:
Si ottengono anche benefici per l’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni e dell’inquinamento, e ritorni positivi da un punto di vista dell’immagine.
Nell’azienda, la figura professionale che ha il compito di assicurare la massima efficienza degli immobili è il Facility Manager. A lui spetta il compito di occuparsi della gestione degli edifici e dei loro impianti e servizi: un’attività definita in modo piuttosto preciso a livello europeo all’interno della norma EN 15221, il cui scopo è quello di migliorare la produttività aziendale riducendo i costi.
In pratica, il Facility Manager progetta, eroga e coordina tutti i servizi relativi agli immobili, dalla compliance all’adeguamento alle normative di sicurezza, dalla manutenzione degli impianti alla dotazione di sistemi antincendio, fino alla gestione di un progetto immobiliare (Project Management). Tra i servizi di FM ci sono anche quelli di Energy Management, in cui rientrano tutti gli interventi di gestione, valutazione e ottimizzazione dei consumi energetici dell’immobile. L'Energy Manager, figura introdotta dalla legge 10/91, è dunque il responsabile dell'uso razionale ed efficiente dell'energia nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.
Per avere la massima redditività e concorrenzialità di mercato, tuttavia, nell’azienda non può esserci separazione tra chi si occupa di manutenzione e gli addetti alla gestione dell’energia, ovvero tra Facility e Energy Manager. L’azienda deve cioè sposare un approccio integrato al Facility Management, caratterizzato da una comune condivisione degli obiettivi. È quindi opportuno che Facility ed Energy Manager collaborino continuamente, perché un’azienda funzioni al meglio negli attuali contesti di business, in quanto l’uso efficiente dell’energia e il monitoraggio dei consumi consentono di non incidere negativamente sui costi dell’azienda e sull’ambiente.
L’Energy Management non si limita a un’attività di monitoraggio saltuaria, ma si fonda sull’utilizzo integrato di tecnologie digitali, piattaforme intelligenti e dispositivi connessi che permettono di raccogliere, analizzare e interpretare i dati in modo tempestivo e strategico. In un’ottica di efficientamento continuo, le tecnologie abilitanti rappresentano la spina dorsale di qualsiasi piano di gestione energetica efficace.
Uno dei pilastri principali è costituito dai sistemi di monitoraggio e controllo energetico, noti anche come EMS (Energy Management Systems). Queste piattaforme software permettono di rilevare i consumi in tempo reale, individuare anomalie, confrontare performance tra edifici o reparti e generare report periodici utili alla presa di decisione. In molti casi, l’EMS si integra con sistemi SCADA o con soluzioni IoT per ottenere una visione granulare dei dati, fino al singolo macchinario o punto luce.
A supporto dell’analisi predittiva, stanno assumendo un ruolo sempre più centrale le tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning, che consentono di costruire modelli di previsione dei consumi, ottimizzare l’allocazione delle risorse e suggerire interventi correttivi prima che si verifichino sprechi o inefficienze. Questi strumenti sono particolarmente efficaci quando combinati con i digital twin, ovvero modelli virtuali dell’edificio o dell’impianto, che simulano l’impatto di possibili interventi prima della loro implementazione fisica.
Altro ambito chiave è quello della sensoristica avanzata, in grado di monitorare variabili ambientali (temperatura, umidità, luminosità) e parametri tecnici (potenza assorbita, fattore di potenza, ore di funzionamento) per ottimizzare i sistemi HVAC, l’illuminazione e altri asset energivori. Questi sensori, sempre più wireless e plug-and-play, facilitano anche l’automazione di molte azioni correttive.
Infine, è sempre più diffuso l’uso di pannelli interattivi e dashboard digitali che aggregano i dati energetici e li rendono leggibili a tutti i livelli aziendali, non solo ai tecnici. La visualizzazione chiara delle performance consente infatti di diffondere una cultura dell’efficienza energetica condivisa, coinvolgendo anche reparti non specialistici nelle buone pratiche di consumo responsabile.
Cos’è un sistema di Energy Management (EMS)?
È una piattaforma tecnologica che consente di monitorare e gestire i consumi energetici in tempo reale, migliorando l’efficienza e riducendo sprechi e costi.
Quali aziende devono implementare l’Energy Management?
Tutte le aziende possono trarne beneficio, ma è particolarmente utile per imprese con elevati consumi energetici, impianti distribuiti o vincoli ESG.
Quali vantaggi porta un EMS in azienda?
Riduzione dei costi, ottimizzazione dei processi, maggiore sostenibilità ambientale, accesso ad agevolazioni (es. Certificati Bianchi) e vantaggio competitivo.
Quanto si può risparmiare con un sistema di Energy Management?
Il risparmio varia in base al settore e all’efficienza di partenza, ma i sistemi EMS possono contribuire a riduzioni fino al 20–30% dei consumi.
Quali incentivi sono previsti in Italia per l’Energy Management?
Tra i principali: Certificati Bianchi, bandi regionali, agevolazioni del Piano Transizione 5.0 (se applicabile), detrazioni per investimenti in efficienza.