Nel termine “Energy Management” rientra un insieme di attività che assicurano la gestione efficace dei consumi e il mantenimento nel tempo dei miglioramenti raggiunti, garantendo un risparmio aziendale nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia ambientale. Letteralmente, l’Energy Management si traduce nella “gestione energetica” aziendale perseguibile con l’introduzione di nuove tecnologie e soluzioni efficienti dal punto di vista energetico, che consentano di monitorare puntualmente i consumi.
Oggi più che mai, nel particolare momento storico che stiamo vivendo, l'incremento dei costi legati alle utenze rappresenta una porzione considerevole del budget di un edificio: l’utilizzo efficiente dell’energia permette non solo di ridurre i costi energetici ma anche, in modo significativo, l’impatto ambientale della propria attività.
Una gestione dell’energia razionale ed efficiente richiede il ricorso a soluzioni digitali in grado di fornire un notevole contributo in termini di analisi e valorizzazione dei dati raccolti. Secondo i risultati contenuti nel recente “Digital energy efficiency report 2022” redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2021 nel nostro Paese gli investimenti per l’efficienza energetica in ambito industriale ammontavano a 2,2 miliardi di euro.
Il 47% degli investimenti - pari a 74 milioni di euro - ha riguardato i sistemi di raccolta e monitoraggio dei dati energetici di processo. È chiaro, quindi, che in Italia l’aspetto dell’efficienza energetica inizia a rivestire un ruolo importante, anche perché investire in politiche di Energy Management consente di accedere a una serie di incentivi e meccanismi, quali, ad esempio, i Certificati Bianchi.
I sistemi di Energy Management (EMS, Energy Management System), come recentemente ribadito anche dalla IEA – International Energy Agency (che prevede un aumento del consumo globale energetico di circa il 37% entro il 2040) creano la struttura e i processi che consentono a un’azienda di monitorare il consumo energetico e migliorare l’efficienza complessiva del sistema.
Non solo, però. Un miglior sistema di gestione dell’energia può:
Si ottengono anche benefici per l’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni e dell’inquinamento, e ritorni positivi da un punto di vista dell’immagine.
Nell’azienda, la figura professionale che ha il compito di assicurare la massima efficienza degli immobili è il Facility Manager. A lui spetta il compito di occuparsi della gestione degli edifici e dei loro impianti e servizi: un’attività definita in modo piuttosto preciso a livello europeo all’interno della norma EN 15221, il cui scopo è quello di migliorare la produttività aziendale riducendo i costi.
In pratica, il Facility Manager progetta, eroga e coordina tutti i servizi relativi agli immobili, dalla compliance all’adeguamento alle normative di sicurezza, dalla manutenzione degli impianti alla dotazione di sistemi antincendio, fino alla gestione di un progetto immobiliare (Project Management). Tra i servizi di FM ci sono anche quelli di Energy Management, in cui rientrano tutti gli interventi di gestione, valutazione e ottimizzazione dei consumi energetici dell’immobile. L'Energy Manager, figura introdotta dalla legge 10/91, è dunque il responsabile dell'uso razionale ed efficiente dell'energia nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.
Per avere la massima redditività e concorrenzialità di mercato, tuttavia, nell’azienda non può esserci separazione tra chi si occupa di manutenzione e gli addetti alla gestione dell’energia, ovvero tra Facility e Energy Manager. L’azienda deve cioè sposare un approccio integrato al Facility Management, caratterizzato da una comune condivisione degli obiettivi. È quindi opportuno che Facility ed Energy Manager collaborino continuamente, perché un’azienda funzioni al meglio negli attuali contesti di business, in quanto l’uso efficiente dell’energia e il monitoraggio dei consumi consentono di non incidere negativamente sui costi dell’azienda e sull’ambiente.