Categorie: Real Estate

Smart contract e Blockchain: sono questi i principali abilitatori del paradigma più evoluto del Facility Management. L’innovativa declinazione dell’attività deputata alla gestione del Real Estate - che viene denominata, appunto, Smart Facility Management - sfrutta le potenzialità della digital transformation per generare valore in modo inedito. Forte proprio del contributo dato dalle tecnologie di ultima concezione, questo approccio ha la potenzialità di garantire benefici sia a chi acquista sia a chi vende servizi in questo ambito – e non solo. 

 

Facility Management e IT: un legame prezioso 

Quella del Facility Management è un’attività in continua evoluzione e sempre più ricca di variabili. La qualità di questa mansione (che va dall’acquisto di servizi e risorse alla gestione degli spazi, dall’analisi della sensoristica alla sicurezza ambientale, dalla gestione energetica alle operazioni amministrative) è la base su cui si fondano valori importanti: dai rapporti fra le persone a quelli con gli ambienti di lavoro, fino alla cura del benessere degli ambienti in cui si svolge la vita sociale e relazionale degli addetti.  

Non suona strano, quindi, che in un quadro così ricco di attività, il rapporto tra Facility Manager e tecnologia diventi particolarmente prezioso, con un impatto decisivo sulla gestione aziendale nel suo complesso. Dalle soluzioni IoT agli strumenti di Analytics e Insight, già oggi sono numerosi i contributi che l’innovazione digitale può fornire. L’evoluzione hi-tech, tra l’altro, ha già dato vita a una generazione ancor più “rivoluzionaria” di abilitatori del comparto: Smart Contract e Blockchain. Ecco, dunque, in che modo queste nuove tecnologie possono davvero fare la differenza. 

 

Smart Contract: la nuova frontiera del Facility Management 

Gli Smart Contract si fondano sulla tecnologia Blockchain e hanno lo scopo di trascrivere in digitale, automatizzare e notarizzare il contratto tra le parti, garantendo certezza, trasparenza e tracciabilità. 

In termini più concreti, uno Smart Contract rappresenta la “traduzione” del contratto in un codice con cui verificare automaticamente il verificarsi di condizioni predefinite. La Blockchain assicura che il codice non sia modificato e che le fonti di dati che determinano le condizioni di applicazione siano certificate e affidabili.  

Quando domanda e offerta di servizi di Facility Management si incrociano, lo Smart Contract permette di adempiere a numerose funzioni: 

  • filtra e qualifica l’offerta;  
  • digitalizza termini e condizioni dell’accordo;  
  • permette la verifica automatica dell’adempimento delle clausole; 
  • incorpora automaticamente eventuali modifiche in contesti di cambiamento.  

Quando, poi, si passa alla gestione e all’esecuzione del contratto da parte del provider, lo Smart Contract registra e verifica in automatico tutte le transazioni certificate tramite la Blockchain (notarizzazione).  

Infine, in fase di conclusione delle attività, lo Smart Contract certifica che la prestazione è in linea con gli accordi e, di conseguenza, autorizza il pagamento.  

 

Smart Contract e Blockchain: garanzia di trasparenza e tracciabilità 

La tecnologia Blockchain - che rappresenta la base dello Smart Contract - rappresenta la garanzia di tracciabilità e trasparenza del contratto. In quanto tecnologia che funzione come fonte unica, distribuita, di un dato certo, per il Facility Management la Blockchain possiede un grande valore: offre un modo semplice per conservare e accedere a dati in sicurezza. 

Grazie alla Blockchain, lo Smart Contract permette di gestire digitalmente e in modo del tutto trasparente non solo la formalizzazione dell’accordo, ma anche il successivo andamento del contratto. Le applicazioni, in questo senso, possono essere molteplici: dalla manutenzione preventiva alla gestione degli accessi, fino all’attività di monitoraggio degli spazi.  

Tutto, abilitando la tokenizzazione del contratto di Facility Management, con la possibilità di misurare in ogni momento il diritto economico che sta acquisendo il provider svolgendo le attività richieste, di valutare l’andamento storico della relazione commerciale, di stimare il rischio futuro e, in ultima analisi, di migliorare le performance in termini di Risk Management. 

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