Per limitare il proprio impatto sull’ecosistema, le aziende devono puntare sulla sostenibilità dei luoghi in cui svolgono le proprie attività. Rendere gli uffici green consente di realizzare ambienti di lavoro che rispettano l’ambiente e le persone che vi svolgono la propria professione, in linea con i principi ESG. Per le aziende, quindi, avere uffici green non è più una scelta facoltativa ma un obiettivo necessario da raggiungere.
L’acronimo ESG (Environmental, Social and Governance) si riferisce a un insieme di criteri che permettono di misurare in modo oggettivo e sulla base di parametri standardizzati e condivisi le performance ambientali, sociali e di governance di un’azienda.
Oggi l’ESG non rappresenta più soltanto una questione etica ma anche strategica: la sostenibilità del business è diventata centrale in termini di impatto sul nostro pianeta e sul benessere delle generazioni presenti e future. Adottando un approccio ESG e comunicandolo in modo efficace e trasparente, le imprese possono migliorare la propria reputazione, ridurre i rischi e creare nuove opportunità di business. Sempre più spesso infatti gli stakeholders privilegiano, nelle loro relazioni, le aziende più virtuose.
Nel campo del Facility Management, le tecnologie in cui investire per rendere gli uffici green sono quelle che consentono di gestire al meglio le risorse e contribuiscono alla riduzione degli sprechi, così da coniugare efficienza e sostenibilità. La cura e l’attenzione degli ambienti può inoltre incidere favorevolmente sul comfort di chi li abita, aumentandone la produttività.
Per definirsi tale, un ufficio green deve consentire un risparmio energetico importante e la riduzione delle emissioni di CO2, conseguiti sia tramite un’ottimizzazione costruttiva che l’implementazione di nuove tecnologie a basso impatto ambientale.
La progettazione e realizzazione degli uffici green non può prescindere da un attento esame dei costi di gestione e dalla scelta di componenti sostenibili. Nello specifico, per avere uffici green possiamo considerare 5 tecnologie chiave:
Grazie a materiali e pannelli termoisolanti in grado di minimizzare le dispersioni di calore tra l’ambiente interno e quello esterno è possibile, sia in fase di costruzione che di ristrutturazione, ottimizzare il consumo energetico degli uffici.
Il risultato è una riduzione dell’utilizzo di sistemi di riscaldamento o raffreddamento degli ambienti, alla quale si associa anche una minore emissione di CO2. Alla riduzione delle dispersioni termiche contribuiscono anche infissi e serramenti di alta qualità.
Questa tecnologia consente di limitare gli sprechi energetici mediante dispositivi che regolano la temperatura interna dei locali, prelevando il calore presente nell’ambiente proveniente da fonti rinnovabili esterne come l’aria, l’acqua e il sottosuolo, per trasferirlo in quello di produzione, garantendo caldo d’inverno e fresco d’estate.
Questi sistemi comportano un minor consumo di energia e hanno maggior durata, costo inferiore e, visto l’alto grado di riciclabilità, minore impatto sull’ambiente rispetto alle classiche lampade a fluorescenza o a incandescenza.
Questa tipologia di sensori e/o l’uso di interruttori intelligenti permette di spegnere le luci automaticamente quando lo spazio non è in uso e consente di contenere i consumi di energia, intesa come elettricità consumata per l’attivazione e il mantenimento dei sistemi o utilizzata per l’eventuale condizionamento degli ambienti.
La scelta e l’utilizzo di dispositivi informatici, computer e stampanti sempre più efficienti, con un ciclo di vita prolungato e quindi capaci di offrire performance adeguate nel tempo, consente di limitare il turnover hardware e i conseguenti flussi di riciclo presso discariche e centri specializzati. Una valida alternativa è rappresentata anche da apparecchi ricondizionati o rigenerati.
Alle macchine incluse in questi ambienti (PC, server, dispositivi di archiviazione, dispositivi di rete e datacenter) si associa inoltre l’impiego di sistemi di alimentazione e raffreddamento efficienti, spesso progettati ad hoc e su misura, per garantirne il corretto dimensionamento, ridurre gli sprechi e i possibili downtime della struttura.
Oltre alle tecnologie sopra considerate, che concorrono all’efficientamento energetico e al rispetto dell’ambiente, per rendere gli uffici green le aziende dovrebbero utilizzare vernici ecologiche a basso impatto ambientale, che non contengano sostanze tossiche o nocive per la salute e per l’ambiente, e arredi naturali ed ecologici o in materiale riciclato, che non rilascino particelle nocive nell’aria e di conseguenza rendano l’ambiente di lavoro più salutare.
È opportuno anche adottare buone pratiche, quali il coworking, che consente di massimizzare la resa degli spazi e degli strumenti a disposizione, l’uso di carta riciclata e riciclabile e il ricorso alla raccolta differenziata, solo per fare qualche esempio.
Infine, è importante sottolineare il ruolo chiave giocato dalla digitalizzazione nella gestione del ciclo di vita degli uffici green, che genera valore aggiunto rispetto a tutte e tre le dimensioni dell’ESG. In tal senso, la sensoristica per la raccolta e analisi dei dati e tecnologie IoT (Internet of Things), che consentono di avere una migliore gestione, più controllo e conoscenza degli ambienti per una manutenzione preventiva e predittiva dei luoghi, rientrano tra le tecnologie che rendono gli uffici green, al pari delle soluzioni improntate al risparmio energetico, alla riduzione degli sprechi e al contenimento delle emissioni di CO2.