Categorie: Igiene ambientale

L’audit energetico, chiamato anche diagnosi energetica, consiste nella raccolta di dati tecnici ed economici e la loro successiva analisi finalizzata al miglioramento e all'efficientamento di una struttura: l’audit identifica quali sono i consumi energetici di un edificio ed è lo strumento che permette di individuare le soluzioni necessarie al suo miglioramento. Con esso si stabilisce anche come eseguire gli interventi e quali sono gli investimenti per raggiungere l’obiettivo.

L’audit energetico, in generale, si avvia con un sopralluogo negli edifici interessati, per valutarne gli impianti, la condizione generale e come l’energia venga utilizzata. A questa fase segue poi una attenta valutazione dei contratti e delle forniture attive. Ed è sulla base di questa valutazione che è necessario progettare quegli interventi di riqualificazione energetica necessari ad apportare un significativo miglioramento alla struttura. Con valutazione tecnica va compresa, inoltre, l’analisi economico-finanziaria degli investimenti. Questa fase iniziale può prevedere anche un tempo di monitoraggio iniziale. Concluso l’iter, si arriva alla definizione degli interventi da eseguire per azzerare gli sprechi, ridurre i consumi energetici e valutare anche l’incidenza ambientale.

Cos’è l’Audit energetico?

L’audit energetico è una valutazione accurata, documentata e periodica sull’efficienza di un qualsiasi sistema legato al risparmio energetico.

Diventa uno strumento molto funzionale e particolarmente importante poiché, per le misurazioni, si affida a parametri certi, in grado di restituire risultati comparabili. L’Unione Europea da tempo ha avviato procedure per la certificazione energetica che hanno la finalità di correggere gli sprechi e promuovere azioni che portino a una riduzione dei consumi.

L’audit energetico ha il compito di valutare come l’energia viene utilizzata e, se vengono rilevati sprechi, suggerire quali possono essere gli interventi per correggerli. Questo si traduce in un piano energetico che consideri sia la fattibilità tecnica sia, soprattutto, la fattibilità economica delle eventuali azioni proposte.

L’Audit energetico può essere realizzato da un professionista che conosca il funzionamento degli impianti e che conosca i bilanci di energia. La sua azione si concretizza con una diagnosi energetica degli edifici tramite un’analisi dei parametri relativi ai consumi specifici e una valutazione tecnico-economica dei flussi di energia.

L’audit energetico di una struttura: come eseguirlo

L’analisi di un edificio proposta con l’audit consente di individuare le modalità con cui l’energia viene impegnata in un determinato immobile, comprese tutte le possibili soluzioni migliorative. Oltre alle imprescindibili valutazioni economiche e degli sprechi, l’obiettivo di un audit resta l’ottimizzazione del consumo energetico e quindi la riduzione dei costi energetici.

L’importanza dell’audit energetico, inoltre, in questa fase storica, si comprende nella direttiva europea 2009/29/Ce, che impone la riduzione del 20% delle emissioni di biossido di carbonio e di gas serra entro il 2020. Un obiettivo da perseguire, appunto, attraverso l’efficientamento energetico.

L’audit è il primo step per arrivare alla stesura di un programma di efficientamento energetico personalizzato, valutato struttura per struttura. È anche il primo passo da compiere per quelle organizzazioni che decidono di certificare il proprio sistema di gestione dell’energia secondo la norma “Uni Cei En Iso 50001:2018”. 

Con l’audit energetico si possono stimare in modo molto accurato i costi e i relativi risparmi conseguibili. Soprattutto, si possono valutare e considerare puntualmente le interazioni che avvengono tra i sistemi energetici in una struttura considerata.

Nel dettaglio, l’audit energetico deve: calcolare il bilancio energetico della struttura, individuare quegli interventi di riqualificazione tecnologica necessari, valutare le soluzioni tecniche ed economiche per ciascun intervento, migliorare la sicurezza e il comfort, e ridurre le spese di gestione.

Ma quali sono, in modo particolare, le fasi di un audit energetico? Essenzialmente sono tre: pre audit, audit e post audit, ciascuna con le proprie incombenze.

Il pre audit è il sopralluogo nella struttura che sarà oggetto di intervento per pianificare accuratamente tutta la sequenza delle successive attività. Fra queste rientrano: la valutazione degli strumenti di misurazione, la mappatura delle aree, la stima dei processi e delle attività di raccolta dati.

Nell’audit si arriva, quindi, a realizzare la produzione del report di analisi. Con esso si descrive il processo di consumo energetico e, maggiormente nel dettaglio, la lista delle misure eseguite, collegata all’analisi di fattibilità tecnica ed economica e alla lista degli interventi da eseguire per ottenere il risultato voluto. 

Il post audit, infine, interviene per verificare che tutti gli interventi siano stati eseguiti, è generalmente accompagnato da un periodo di monitoraggio che ne verifichi l’efficacia, ed è anche quella fase in cui, qualora qualcosa non fosse andato per il verso ipotizzato, si devono applicare correttivi e nuove implementazioni.

Le principali caratteristiche su cui si concentra l’audit energetico

Definite le fasi su cui l’audit energetico si concentrerà, bisogna individuare quali sono gli elementi che vanno presi in considerazione. In un edificio, in particolare, possono essere infatti molteplici i fattori di intervento, ma alcuni hanno una evidente priorità. 

Intanto sarà necessario prendere in considerazione l’involucro esterno, eseguendo le misurazioni delle geometrie, gli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, i consumi energetici delle illuminazioni e dei dispositivi elettrici e, infine, la valutazione di quante sono le persone che utilizzano l’edificio sotto analisi.

Sapere quali sono i materiali utilizzati, come l’involucro è stato strutturato, diventa basilare per misurare la capacità di contenimento dell’edificio. Sarà necessario valutare la qualità delle pareti interne e degli infissi per passare poi alla valutazione degli impianti di climatizzazione, che va considerata sia dal punto di vista del generatore di energia sia da quello dei diffusori, siano essi ad esempio radiatori oppure termoconvettori. I consumi elettrici così ricavati serviranno per ottimizzare i modelli su cui fare riferimento per poter scegliere la soluzione migliore di intervento.

I software di audit energetico nella gestione degli edifici

Come semplificare la gestione di un audit energetico? Sul mercato esistono software di audit energetico BIM che valutano la diagnosi energetica mediante una funzionalità nella maggior parte dei casi adattata all’utenza (tailored rating) e propongono la conseguente progettazione degli interventi di miglioramento.

Per tailored rating, in particolare, si intende una valutazione energetica che descriva la reale condizione in cui si trova l’edificio o l’impianto e che modifica il modello iniziale, adattandolo a un effettivo profilo di utilizzo, rilevabile ad esempio dalle bollette di fornitura.

Un software di audit energetico si occupa di tutte le fasi dell’audit, dall’analisi dello stato di fatto dell’edificio, per passare a una valutazione che risponde alle norme Uni di riferimento e individuare i punti deboli dell’involucro o dell’impianto. In ultimo gestire l’intervento di miglioramento.

Più nel dettaglio, i software di audit energetico sono in grado di effettuare anche la valutazione economica valutando la fattibilità economica dell’intervento di risparmio energetico e, più in generale, della prestazione economica di un progetto complessivo di un edificio.

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