Categorie: Facility Management Property Management Real Estate

Cambiano le necessità abitative del tessuto demografico italiano. Il mercato immobiliare del Bel Paese sta vivendo una fase di rallentamento rispetto al dinamismo degli acquisti osservato nel periodo successivo alla pandemia, più caratterizzato da un'impennata della domanda di adeguare gli spazi ufficio e abitativi a nuove funzionalità e requisiti.  

Ora, tuttavia, ci troviamo di fronte a un contesto meno propizio, in cui le variazioni del quadro economico stanno influenzando negativamente l'interesse da parte degli acquirenti. Basta guardare ai tassi di interesse e all’inflazione: come riporta questa ricerca, se nel 2023 i primi sono saliti dal 3,2% al 4,3% rendendo più difficile l’accesso al credito, la seconda ha raggiunto il 6,8% nel giugno 2023, erodendo ulteriormente il potere d'acquisto delle famiglie e complicando la capacità di risparmiare per l’acquisto di una casa.  

Questo scenario fa trasparire come al giorno d’oggi l’acquisto di un immobile risulti particolarmente arduo, spingendo molti verso opzioni abitative che non richiedono grandi investimenti iniziali, come l’affitto o la condivisione di spazi.  

In questo contesto, il modello Build to Rent emerge come un’innovazione significativa, orientata a rispondere efficacemente alle mutevoli esigenze abitative. 

Cos’è e come funziona il Build to Rent o BTR 

Il Build to Rent (BTR) è una modalità di sviluppo immobiliare caratterizzata dalla realizzazione di proprietà residenziali con l'obiettivo primario di destinarle alla locazione a lungo termine. Questo approccio si distingue nettamente dalle pratiche tradizionali di sviluppo immobiliare residenziale, tipicamente orientate verso la costruzione di unità abitative mirate alla vendita diretta a proprietari occupanti. Al contrario i progetti di Build to Rent sono concepiti per soddisfare le esigenze del mercato locativo. 

Il modello fornisce così una risposta strategica all’elevato costo medio della proprietà di un’abitazione. Nel corso degli ultimi anni, difatti, questa spesa ha subito una vera e propria impennata: secondo l’ultimo report CBRE, l’aumento medio dell’8% dei prezzi di acquisto per unità immobiliari si è confrontato con un incremento del 4% del prezzo medio di affitto nello stesso periodo, evidenziando una forte motivazione dietro l’incremento delle richieste per le opzioni di affitto. 

Ad accrescere il valore del Build to Rent, vi è poi la cura dell’aspetto sociale dell’abitare che prevede lo sviluppo di soluzioni volte ad attrarre inquilini sul lungo periodo grazie a una gestione professionale e servizi dedicati – a partire da aree verdi fino a piscine, centri fitness, spazi sociali – facilitando la costruzione di una comunità abitativa e promuovendo un senso di appartenenza tra le giovani generazioni e le famiglie. Il tutto con un’attenzione marcata verso la sostenibilità e la gestione energetica.  

I comfort e i servizi, comprese le opzioni all-inclusive come le utenze e il Wi-Fi, danno priorità alla soddisfazione degli inquilini e alla qualità della vita, garantendo al contempo elevati standard di manutenzione grazie a soluzioni di Facility Management avanzate. 

Built to Rent: tutte le opportunità per le imprese  

Per le imprese, in particolare quelle attive nei settori immobiliare e delle costruzioni, il modello Build to Rent presenta diverse opportunità proprio perché si concentra su contratti di locazione a lungo termine e su redditi da locazione costanti.  

Dal punto di vista finanziario, la costante domanda di immobili in affitto, unita alla relativa scarsità di affitti di alta qualità, crea una potente opportunità di mercato di cui le aziende possono trarre vantaggio investendo in progetti BTR che tendono a generare rendimenti stabili e a lungo termine grazie ad una maggiore efficienza operativa, caratteristiche meno accentuate nei modelli di locazione tradizionali.  

Il Built to Rent favorisce poi un maggior flusso di entrate costante, rafforzato da alti tassi di occupazione e dalla centralizzazione della gestione che permette di massimizzare la marginalità dell’immobile, riducendo al contempo i costi operativi. La specificità del Built to Rent risiede in processi ben strutturati e regolamentati, che richiedono una gestione attenta e olistica: per questo, è ideale affidarsi a una società di Facility Management che conosca le potenzialità di questo mercato, così come delle sue esigenze e regolamentazioni – dalle dinamiche di locazione alla valorizzazione degli immobili.  

In questo contesto, la crescente domanda di affitti di alta qualità con servizi flessibili offre ai Facility Manager anche l’opportunità di distinguersi con l’upselling – si pensi a servizi extra come la sicurezza del perimetro abitativo che può generare ulteriori fonti di reddito. 

Infine, il Build to Rent permette di posizionarsi strategicamente in mercati emergenti o in fase di riqualificazione, dove la richiesta di soluzioni abitative moderne e funzionali è in crescita. La trasformazione di aree precedentemente industriali in nuovi complessi residenziali con servizi integrati è solo un esempio di come le imprese possano capitalizzare su questa tendenza, rispondendo efficacemente alla domanda di mercato e contribuendo al contempo al rilancio economico e sociale delle zone interessate. 

La capacità di anticipare e investire in queste dinamiche di mercato rappresenta un fattore chiave per il successo nel settore del BTR, offrendo agli investitori stabilità finanziaria e opportunità di crescita a lungo termine.

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